Gazosa La Fiorenzana
La storia
La nascita di un'istituzione
Era il 1921 quando Francesco Tonna decise di portare a Grono un’idea nuova: trasformare l’acqua e lo zucchero in una bibita frizzante che presto avrebbe conquistato generazioni. Così nacque la Gazosa La Fiorenzana, un piccolo miracolo di semplicità e freschezza che, da oltre cento anni, accompagna feste, brindisi e momenti di convivialità. Custodita e tramandata dalla famiglia Ponzio-Tonna per quattro generazioni, questa bevanda è diventata un simbolo autentico del territorio, riconoscibile anche grazie alla sua iconica bottiglia con chiusura a macchinetta.
La produzione
Il segreto della sua autenticità
Dietro ogni sorso c’è una lavorazione che unisce tradizione e cura artigianale. Lo sciroppo, preparato con ingredienti naturali e aromi genuini, incontra l’acqua di sorgente locale e l’effervescenza dell’anidride carbonica, dando vita a un gusto inconfondibile. Ogni bottiglia è riempita con attenzione, rispettando un metodo che conserva tutta la genuinità delle origini. Oggi la Fiorenzana si declina in nove aromi – dal limone al chinotto, dal lampone al bergamotto – piccole variazioni che portano con sé i profumi della natura e i colori della tradizione mediterranea.
Il territorio
Un legame indissolubile con la valle
La Gazosa La Fiorenzana non è solo una bibita: è un pezzo di storia che racconta la Mesolcina e le sue radici. Il nome richiama la Torre Fiorenzana, simbolo medievale del territorio, mentre l’acqua che la compone sgorga pura dalle sorgenti di Grono. Ancora oggi le bottiglie in vetro a rendere testimoniano una scelta di sostenibilità e rispetto, proprio come una volta. Bere una Fiorenzana significa assaporare la freschezza della valle, rivivere i ricordi d’infanzia e sentirsi parte di una comunità che da oltre un secolo brinda insieme con orgoglio.
